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NewsMalattie professionali: il diritto del lavoratore al riconoscimento

10 Gennaio 2021

La salute nei luoghi di lavoro è importante, tuteliamola. A Tal proposito è opportuno interfacciarsi con una tematica di grande rilevanza attuale, ossia le malattie professionali. Quest’ultime infatti, sono patologie che i lavoratori contraggono per effetto dei lavori svolti, e dunque, quando si affronta l’argomento ci si riferisce ad una patologia contratta nell’esercizio e a causa delle lavorazioni a cui è (o era) adibito il lavoratore, la cui causa agisce in modo lento e progressivo sull’organismo. Dunque, la tecnopatia è causata dall’esposizione del lavoratore a specifici rischi correlati al tipo di professione, come ad esempio il contatto con polveri e sostanze nocive, il rumore, le vibrazioni o le radiazioni.

A livello normativo il riconoscimento dell’origine professionale della patologia, attribuisce al lavoratore il diritto di ottenere dall’INAIL la corresponsione di un indennizzo che consiste in una prestazione in denaro.

Il risarcimento per malattia professionale o per infortunio sul lavoro, è erogato al lavoratore in caso di inabilità temporanea assoluta e/o di invalidità permanente pari o superiore al 6%, invece per danni biologici inferiori al 6% esiste una franchigia, sotto tale soglia non è infatti previsto alcun indennizzo per l’invalidità permanente sofferta.

Dunque le prestazioni economiche assicurative sono erogate:
A) in forma di capitale, una tantum, per invalidità comprese tra il 6 e il 15%;
B) in forma di rendita vitalizia mensile per danni biologici pari o superiori al 16%.
Pertanto quella delle malattie professionali, è una tematica che accentra molte attenzioni da parte dei concittadini, infatti è stato statisticamente provato che, soltanto nel periodo che va dal 2000 al 2004, in Italia sono stati denunciati all’INAIL circa 130.000 casi di malattie professionali (tra tabellate e non).

Quindi cosa può fare il lavoratore a cui viene diagnosticata una malattia professionale?
A seguito di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale, il lavoratore danneggiato ha diritto di ottenere un indennizzo economico da parte dell’INAIL. Nel caso in cui lo stesso si dovesse trovare in disaccordo con le valutazioni effettuate, può presentare un’opposizione amministrativa contro l’INAIL e successivamente anche un ricorso giudiziale presso il Tribunale del lavoro.

Una delle malattie professionali riconosciute dall’INAIL, e che registra una incidenza sempre maggiore, è l’ernia del disco lombare. In specie, tale patologia è riconosciuta, nel caso di attività lavorative legate alla movimentazione manuale dei carichi, all’esposizione a vibrazioni, alle azioni di spinta o di traino di un carico, all’assunzione di posture anomale, soprattutto se eseguite di frequenza ne sono la causa scatenante.
Anche la guida di automezzi su gomma è riconosciuta come una delle principali cause di ernia discale, in quanto la postura obbligatoria, la non congrua posizione del tronco e degli arti, nonché le vibrazioni diffuse possono comportare l’insorgenza della patologia.